Un matto vicino al confine, un vecchio rifugiato sentimentale. Io sono colui che aspetta la fine. Granello in un oceano di sale. trigpim

venerdì 6 novembre 2015

Il primo pensiero

Non aveva che tempo a gettoni. Un gettone lavanderia (che ormai era familiare per lui), uno per internet, un pò di più per mangiare, mezzo per dormire, spezzato a metà nel solco, mezzo per pensare.
Zero per scrivere.
Fino a che non prese tutto il barattolo e glie lo ruppe in testa. Allora non gli diede più ordini, non lo fece più perchè il cervello colava sul pavimento sporco mai lavato.
Voleva cucirsi la pelle, far passare un filo da un capo all'altro dell'avambraccio e poi stringere la carne molle. Molle e morbida come la pallida e viscida carne di pollo.
Voleva bucarsi per far uscire l'inchiostro, il loro in-chiostro, il loro rifugio, gli insetti, la putrefazione, il nero.
"Basta...non scrivere più...sospendi...sospenditi...sosta nella lussuria, assaggiala..."
Ammanettato non arrivava quasi alla tastiera penna e alla carta.
Prese aria e si tuffò di nuovo a fondo, nel mondo sotto-sopra.
Ma il primo posto se l'era guadagnato la vincitrice, niente da obiettare, tutto regolare.
- Per lei, signorina, tutto a nostre spese. Ci scusiamo per l'assenza, il servizio verrà regolarmente ripristinato.-
La sveglia suona per tutti, due volte, 7:30 e 7:35.



P.S. se non l'hai capito sei il mio primo pensiero.


venerdì 15 agosto 2014

Frenesia, perdono, pazienza.

La pelle ti brucia. muovi le gambe a ritmo di nervi, ti sciogli, ti scompigli. Accetti la tua debolezza e te ne penti subito dopo. La brocca dei sentimenti si rompe ogni giorno con la pressione dell'acqua-pietra. Non voglio smettere di stare all'ombra. Voglio trasformarmi nel vampiro che sono, succhiaemozioni, succhiasangue, succhiavita, succhiatempo.

Appartengo al patto sociale, vivo quei principi che scrivo la notte, tardi, quando cinguettano e ti rendi conto che la notte è passata. persa. Nulla è come sembra e tutto è imprevedibile. ti scortica la schiena, ringhi abbai, ti mordi la coda, scappi. Il circolo continuo del cane. Sei cane quando ritorni. Sei cane quando abbassi le orecchie perchè non hai dove andare. Sei cane e basta. Ti odio cane. Torna la frenesia. ti gratti, ti scotenni, ripensi ai ciuffi di capelli caduti, che ti tiravi sotto-studio, che ti strappavi raccontando canzonette e qualcuno ti riporta alla realtà. Conosco il fatto che tu hai un segreto, uno qualunque. C'è, è lì, sotto quei ciuffetti non accorciati, ridicoli e inquietanti.

Ti perdono quando il mio cane ritorno alla cuccia con una preda in bocca: ha gli occhi sgranati, il sapore del vero sangue in bocca. Non ha parlato. ha taciuto anche quando doveva mordere. Ha aspettato e si è guadagnato la ricompensa. Non voglio il buonismo delle chiacchiere da marciapiede, non voglio la crisi, non voglio ascoltare le lamentele degli anziani che dimorano nel nostro senso comune.

Principessa, io sono un principe alchimista, prendo le polveri, la terra, lo sterco, la pietra metallica. Tocco, strofino, finisco per volere impressionare e tutto ad un tratto sono un illusionista. Quando non ho paura e nessuno mi guarda faccio finta di uccidere i mostri cattivi. Quando sono fuori mi copro di coriandoli e colla. Un brutto specchio. Principessa, siediti per terra con me, scatta le tue foto e, ogni tanto, con la coda dell'occhio, guarda l'alchimia fragile. Non toccare, è delicato. Le mani vanno istruite prima del contatto, ma il Maestro è nascosto e invisibile.

Odio il sole quando mi appiccica la terra addosso, quando pesa sui vestiti sudati. C'è qualcosa di luna, qualcosa al rovescio in me, qualcosa che non fa ridere. Sono clown a convenienza, quelli furbi, l'Augusto e il.


Si, ho la lacrima sotto l'occhio e il cerone bianco. Non mi mischio agli altri pagliacci.
Principessa, la commedia durerà fino a che tu non smetterai di applaudire.

domenica 1 giugno 2014

Buongiorno

non scrivo più. è vero, ormai passo gran parte del mio tempo a far caciara, a rubare soldi ai piccioni, rubare i loro attimi di pace su un terrazzo che fra poco ribollirà di verde e afa estiva.
Vedi, caro mondo, io sono una bestia di odio e carne, di pelliccia e pelle inutile, fragile; sono forse anche un pò nobile, che ci vuoi fare? mi piace crollare dal sonno, quasi allo sfinimento, mi piace vedere le vene sulle mani e sentirmi scrittore.
In sostanza non sto scrivendo nulla, forse solo uno stato d'animo, inquieto, di qualcuno che la notte è più sveglio del giorno.
Mi trema tutto e gli occhi viaggiano per fatti loro. Non c'è più nessuno a parte il cinguettio degli uccelli fuori: loro sono svegli come me, si chiamano e si scambiano messaggi d'amore. Mi fa paura tutto questo, un senso di colpa nel trasgredire le insulse leggi del padre: io non voglio dormire, non mi interessa, io parlo al vuoto e ben mi sta; forse col tempo diverrò lettore, scrittore e regista.
O forse no.
Forse seppellirò quei fantasmi...ma il più sta nel mio essere negromante: adoro richiamare i morti e interrogarli, questa è la verità.
Forse farei del bene ad abbracciare questi miei piccoli difetti e lasciar campare le mie occhiaie schiacciate su di un cuscino.

Buonanotte tesoro mio, mi mancava tanto scrivere qui.

giovedì 25 luglio 2013

Violenza

...è come un circolo vizioso. Paura e silenzio e lacrime, quando solo il sorriso potrebbe smorzare i fantasmi, mandare a letto i bambini senza bua, cerchiare il bianco attorno agli occhi. Ti odio violenza, vorrei picchiarti, farti capire quanta bestia tu sia, lasciarti stesa sotto i miei piedi, dirti: "ora capisci?" Le mie mani tremano ogni volta, ho paura anch'io del mostro, non mi posso avvicinare e tutti fanno finta di nulla, bocca cucita. Non è vero che non c'è nulla di male. NO. La realtà è che è solo un cane che abbaia e morde, ma sempre un cane: ti porta il bastone e gioca con te. però è stato preso a sassate e tutti l'hanno deriso. Identificazione proiettiva di una vita. La normalità fa male, sempre, sempre rapportare alla situazione. Sono io la bestia, la preda e il cacciatore?

domenica 23 giugno 2013

Oggi è per noi

Il mio cuore appartiene a quell'unico Fiore.

"Dov'è il tuo cuore?"
"Lì, tra le ninfee del nostro giardino."

(Qui inserirò la tua foto)